Quasi tre quarti della più grande barriera corallina del Giappone sono morti, secondo un rapporto che attribuisce la sua scomparsa all’aumento della temperatura del mare causato dal riscaldamento globale.
Il ministero dell’ambiente giapponese ha affermato che il 70% della laguna di Sekisei a Okinawa è stata uccisa da un fenomeno noto come sbiancamento. Lo sbiancamento si verifica quando l’acqua insolitamente calda fa sì che il corallo espelle le alghe che vivono nei loro tessuti, facendo diventare il corallo completamente bianco. A meno che le temperature dell’acqua non tornino rapidamente alla normalità, il corallo alla fine muore per mancanza di nutrimento. Tim Flannery torna alla Grande Barriera Corallina con il Climate Council dopo che i coralli hanno assistito a un vasto sbiancamento dei coralli nell’area a maggio. Molte delle sezioni precedentemente sbiancate della barriera corallina sono ora morte.
“È uno spettacolo deprimente”: il cambiamento climatico scatena una morte spettrale sulla Grande Barriera Corallina
La difficile situazione della barriera corallina, situata nella parte più meridionale del Giappone, è diventata “estremamente grave” negli ultimi anni, secondo il ministero, il cui sondaggio su 35 località della laguna lo scorso novembre e dicembre ha rilevato che il 70,1% per cento del corallo era morto. Il corallo morto ora è diventato marrone scuro ed è ora ricoperto di alghe, ha detto lo Yomiuri Shimbun. Il quotidiano ha affermato che la temperatura media della superficie del mare tra lo scorso giugno e agosto nella parte meridionale della catena di isole di Okinawa era di 30,1 gradi centigradi – o uno o due gradi più calda del solito – e la temperatura media più alta dall’inizio delle registrazioni nel 1982, secondo il Agenzia meteorologica giapponese.
Il rapporto del ministero segue gli avvertimenti del programma Coral Reef Watch presso la National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti secondo cui lo sbiancamento globale dei coralli potrebbe diventare la “nuova normalità” a causa del riscaldamento degli oceani. Gli esperti hanno affermato che lo sbiancamento si è diffuso a circa il 90% della barriera corallina di Sekisei, un popolare punto di immersione che copre 400 kmq. Un’indagine simile condotta a settembre e ottobre dello scorso anno ha rilevato che poco più del 56% della barriera corallina era morto, indicando che lo sbiancamento si è diffuso rapidamente negli ultimi mesi.